mercoledì 6 dicembre 2017

BANCA D'ITALIA COMPLICE USURA BANCARIA?

Accuse pesanti da parte del vice presidente della Confedercontribuenti, Alfredo Belluco.


Il vice presidente della Confedercontribuenti, Alfredo Belluco, ha recentemente inviato al Parlamento e alla commissione sulle Banche una lettera d'accusa, nella quale è presente, nero su bianco, una denuncia enorme: 

"La Banca d'Italia non è un soggetto terzo nella vicenda delle malefatte delle Banche: le responsabilità vanno ben aldilà della truffa con destrezza sul risparmio dei veneti e di circa 500 mila italiani. La Banca d'Italia è stata complice in usura dalla data di entrata in vigore della legge 108/1996. Con le proprie circolari, note ecc ecc ha favorito l'odioso reato di pericolo sociale, perseguibile d'ufficio. Ha permesso ad esempio che alcune voci di costo come la Commissione di Massimo Scoperto, non rientrassero nel calcolo, in netto contrasto con la legge. Una violazione sistematica del Codice Penale che si perpetua ancora oggi in quanto le disposizioni della Banca d'Italia permettono alle Banche di calcolare il tasso effettivo e globale sull'affidato e non sull'utilizzato". 

La denuncia di Bellucco non fa altro che confermare quanto da sempre sostenuto da SDL Centrostudi, che è impegnata dal momento della sua fondazione nel contrastare questo odioso reato. L’usura si verifica nel momento in cui l’istituto di credito o l’intermediario finanziario, pattuisce e, di conseguenza, percepisce interessi superiori rispetto a quanto stabilito dalla normativa di legge. Quindi, per consentire la verifica del superamento dei tassi massimi praticabili, i quali variano a seconda della tipologia contrattuale (conti correnti, leasing, mutui, finanziamenti alle famiglie/imprese, prodotti finanziari di ogni sorta…), bisogna confrontare il tasso applicato dall’ Istituto di Credito (di norma scritto sul contratto e nelle comunicazioni fornite dall’istituto bancario), con quello fornito trimestralmente dalla Banca d’Italia, il cosiddetto tasso soglia. L’usura bancaria può configurarsi già al momento della stipula del contratto, ma anche durante il rapporto con l’istituto bancario, dopo una variazione del tasso soglia. 

Di conseguenza, in un rapporto pluriennale con lo stesso istituto, può capitare che vi siano periodi in cui la banca commette usura e altri in cui non commette il reato, a seguito delle variazioni del tasso soglia.  Secondo la tesi di Belluco anche i crediti deteriorati delle banche venete sono da analizzare nel dettaglio, e sono contestabili per tutta una serie di illeciti civili e penali, truffe contrattuali e anatocismo bancario vietato dalla legge, commissioni non dovute o non lecitamente pattuite e quindi illegittimamente incassate che portano in usura quasi tutti i rapporti bancari, con la conseguenza che il mutuo o finanziamento diventa gratuito (tasso zero) in base al combinato disposto, articolo 644 Codice Penale (USURA) articolo 1815 Codice Civile. 

La domanda che sorge spontanea è: perché le associazioni dei contribuenti e dei consumatori non sono intervenute prima? La risposta la fornisce Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef, associazione a tutela dei consumatori, in un post sul suo profilo Facebook.

Adusbef infatti era stata sanzionata nel 2009 per aver denunciato i derivati di Unicredit e citata ripetutamente in giudizio da “piccole Autorità prive di qualsivoglia credibilità”. Se anziché sanzionare Adusbef e le associazioni dei consumatori, gli organismi di vigilanza avessero fatto il loro dovere, forse migliaia di famiglie azzerate ed espropriate dei risparmi e sacrifici di intere vite di lavoro, alcuni morti suicidi dopo aver scoperto di aver perso tutto, sarebbero state salvate.


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