sabato 16 dicembre 2017

BANCA ETRURIA, CONSOB E GOVERNO: SEMBRA SEMPRE PIÙ UN FILM DI ALBERTO SORDI

"Il presidente di Consob, Giuseppe Vegas, è in scadenza (non rinnovabile) ma per 7 anni ai vertici non ha sfoggiato la capacità di distogliere l’attenzione del pubblico, come quando si realizza un trucco di magia, in gergo misdirection" . È quanto scrive oggi Il Foglio 




È solo l'ultima delle rivelazioni del quotidiano. 

Inoltre secondo quanto raccontato dal dg della Consob Giuseppe D'Agostino durante il suo intervento davanti alla Commissione Banche, Banca Etruria, una delle banche fallite della quale la commissione stessa si occupa e nell’occhio del ciclone perché gestita dal padre di Maria Elena Boschi, nel 2012-13 avrebbe operato e sollecitato il pubblico risparmio "senza un quadro informativo corretto circa le criticità in cui si trovava" e "ha taciuto le criticità ai risparmiatori, informazioni su rilievi Bankitalia solo 4 anni dopo"




Le  operazioni di aumento di capitale per 320 milioni di euro complessivi, giustificate come riallineamento alla regolamentazione patrimoniale, in realtà servivano alla sopravvivenza della banca e sono state effettuate "tacendo criticità e anomalie di cui la Banca aveva avuto consapevolezza". Queste operazioni sono inoltre state effettuate tacendo le anomalie di cui Etruria era consapevole, anche dopo le indicazioni ricevute da Bankitalia già a partire da luglio 2012".

Secondo quanto riportato da Giuseppe D'Agostino "Banca Etruria ha proceduto alla propria patrimonializzazione (conversione del prestito subordinato per 109,9 milioni di euro, avvenuto a dicembre 2012, aumento di capitale di 100 milioni di euro avvenuto nel giugno 2013 ed emissioni dei prestiti obbligazionari subordinati per complessivi 110 milioni di euro), senza mai dichiarare di essere in una situazione di grave criticità gestionale e patrimoniale, così come indicato dalla Vigilanza già nel luglio 2012". Tale "comportamento omissivo è stato reiterato dalla banca anche nel dicembre 2013, in occasione della diffusione al mercato delle criticità evidenziate dalla Banca d'Italia, a seguito dell'ispezione conclusa nel 2013 e rappresentate a Banca Etruria con la lettera del 3 dicembre 2013".

Nessun commento:

Posta un commento