giovedì 28 dicembre 2017

I TITOLI TOSSICI DELLE BANCHE UE: UN RISCHIO DA 6.800 MILIARDI

6.800 miliardi di titoli illiquidi nei bilanci delle banche UE. 3/4 di questi in Francia e Germania. I titoli illiquidi sono quelli che non hanno un mercato di riferimento e dunque non hanno un prezzo certo al quale iscriverli in bilancio. Come vengono definiti i valori di bilancio? 


Messi insieme formano una montagna, nei bilanci delle banche europee, che vale 6.800 miliardi di euro tra attivi e passivi. Si tratta di 12 volte l’ammontare dei crediti in sofferenza. Eppure di titoli illiquidi (quelli che una volta venivano chiamati tossici e che sono catalogati in bilancio al «Livello 2» e «Livello 3») si parla molto meno, sebbene rappresentino un rischio altrettanto importante. 

Ne parla oggi Il Sole 24 Ore in un articolo dal titolo: Banche Ue e titoli tossici, un rischio da 6.800 miliardi


La Banca d’Italia, in uno studio che sarà pubblicato oggi, lo certifica nero su bianco: non solo i titoli illiquidi sono opachi e complessi, non solo potrebbero essere soggetti a shock di prezzo, ma soprattutto rischiano di sconquassare i bilanci delle banche che li detengono

Sulle "sofferenze bancarie" peraltro SDL Centrostudi ha pubblicato negli ultimi due anni numerosi avvertimenti ai propri clienti e correntisti. 



Nelle ultime settimane uno dei temi più importanti è stato quello delle sofferenze bancarie, in particolare in NPL, noti anche con il nome di crediti deteriorati. La BCE, per tentare di regolamentarne la presenza all’interno dei bilanci bancari, aveva recentemente avanzato una proposta che richiederebbe ai maggiori istituti dell’Eurozona di svalutare integralmente entro due anni le nuove sofferenze non assistite da garanzie (per quelle garantite da immobili, il termine verrebbe fissato a sette anni). Continua la lettura…

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